Se state facendo trading da poco, o se il mondo del trading vi incuriosisce e volete saperne di più ci sono dei termini che davvero dovete conoscere.
Fare trading online non è improvvisazione. Il trading online da la possibilità a migliaia di persone ogni giorno nel nostro paese di guadagnare del denaro, ma per essere sicuri di guadagnare e non perdere bisogna avere una certa cultura in tema di finanza.
Per approcciarsi agli investimenti online è bene conoscere il RSI
La sigla RSI deriva dai termini inglesi Relative Strength Index, che in parole nostre significa Indice di Forze relative. Si tratta per l’appunto di un indice di oscillazione. E’ molto conosciuto e utilizzato dai trader, perché è facile da identificare.
In gergo si dice che il RSI è un indicatore di momentum, che ha un grande vantaggio rispetto agli altri indicatori, soprattutto quando avvengono dei bruschi movimenti del mercato che provocano un’inversione della linea grafica.
Per semplificare la cosa possiamo dire che RSI misura la velocità e la direzione dei movimenti di prezzo.
Calcola quindi il rapporto di differenza tra le chiusure alte e le chiusure basse.
RSI viene usato tipicamente sui grafici bisettimanali, su una scala che va da 0 a 100 con i massimi e i minimi che oscillano tra 70 e 30.
Considerando questi parametri, è evidente che quando l’indicatore è superiore a 80, o inferiore a 20 è il momentum, cioè il mercato è nel momento giusto per fare un possibile investimento.
In pratica se il prezzo si sposta velocemente verso l’alto entra in un’area che si chiama ipercomprato, o al contrario in un’area di ipervenduto, immancabilmente dopo uno di questi punti c’è una reazione degli investitori.
Il RSI è un indicatore piuttosto semplice da identificare e proprio per questo fa parte del bagaglio culturale minimo che ogni buon trader deve conoscere.